Lo spazio di incontro con le coppie e le famiglie in difficoltà è facilmente invaso da un fiume di parole, di giustificazioni e di rimproveri reciproci. Ricorrere ai discorsi e alle parole può, allora, essere di scarsa utilità. È molto più importante creare uno spazio terzo dove si possa sperimentare un altro tipo di comunicazione.
Gli oggetti fluttuanti, quali il blasone e il racconto sistemico, permettono di creare questo spazio e al tempo stesso, di costruire nuove narrazioni. Questi modi alternativi di raccontarsi, invitano alla creatività negli scambi e aumentano, per la famiglia, il numero delle scelte possibili. Questi oggetti fluttuanti saranno presentati sia sul piano teorico che attraverso la descrizione di situazioni cliniche e la proposta di esperienze pratiche con i partecipanti.
YVELINE REY, psicologa e psicoterapeuta sistemica. È professore emerito in Psicologia Clinica presso l’Università della Savoia, Direttore del CERAS (Cetre d’Etudes et de Recherches surl’Approche Systémique) di Grenoble. È membro del Direttivo dell’EFTA) e del Consiglio di Direzione della SFTF (Société Françoise de Thérapie Familiale)
Ha pubblicato vari libri tra cui:
Caillé P., Rey Y, C’era una volta il metodo narrativo in terapia sistemica, Intr. di L. Onnis, F. Angeli, Milano 1998
Caillé P., Rey Y, Gli oggetti fluttuanti, Armando, Roma, 2005
Rey Y., Halin L., Prendre Place: le couple, la famille, l’école, la thérapie. Fabert, Paris, 2008